La collana Labirinti è composta di 8 libri.
La collana Labirinti di Insigna è nata dalla collaborazione di Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Elisabetta Diamanti e Małgorzata Chomicz. I Labirinti, sono piccoli leporelli con immagini calcografiche o xilografiche, che spesso accompagnano testi degli stessi artisti o frutto della collaborazione con poeti.
Le copertine sono stampate in monotipo. Ciascun Labirinto è stampato in 10 copie numerate a numeri arabi.
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Traccia è un leporello al cui interno dialogano una poesia di Mara cini con un'acquaforte di Maria Pina Bentivenga con interventia inchiostro rosso.
Assenze è un libro d’artista realizzato con la tecnica dell’acquaforte stampata con alcune riserve e con l'aggiunta di segni a china.
Malgorzata Chomicz ha unito un fammento poetico di Henri George Rouault ad una sua calcografia
Leporello con un'immagine unica che lo attraversa, realizzata con la tecnica della ceramolle.
Le forme si muovono in un'assenza di spazio descritta solamente da piccoli margini di confine che quasi ne annullano l'esistenza.
Vedere attraverso il vento e raccontare altri luoghi filtrati dalla memoria, sovrapposti e a volte intersecati.
L'ispirazione per il libro è la frase dalla poesia di Wislawa Szymborska : « Non c'è vita che almeno per un attimo non sia immortale.»
Il titolo rafforza il concetto del cambiamento. Situazioni che possono capovolgersi, tutto all'insegna della prosperità.
Gianna Bentivenga
Maria Pina Bentivenga
Elisabetta Diamanti
Małgorzata Chomicz
2013